Ecografia 3D e 4D a Pomigliano-d-arco

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Eco 3D

Ecografia 3D e 4D a Napoli

OSTETRICIA

Ecografia Tridimensionale (3D) e Quadrimensionale (4D)

Sebbene l’ecografia bidimensionale rimane la più utilizzata in ostetricia, le ecografie 3D e 4D costituiscono un perfezionamento della fase diagnostica di eventuali patologie fetali già individuate con l’eco standard.

L'ecografia tridimensionale è una metodica ecografica che utilizza la stessa tecnica dell'ecografia bidimensionale, ma a differenza di quest'ultima che fornisce immagini piatte, acquisisce molte "fette" della struttura in esame e, tramite particolari processori, ricostruisce il volume, ottenendo così una ricostruzione tridimensionale della struttura esaminata.

Questo processo è definito "rendering", e permette di visualizzare la superficie fetale (volto, arti, genitali, ecc.) o le strutture ossee (colonna vertebrale, coste, cranio e suture, etc) o visualizzare la vascolarizzazione di alcuni organi.

Le immagini ricavate con l'ecografia 3D sono immagini statiche, non in movimento

La possibilità di acquisire le tre dimensioni, consente di ottenere proiezioni di organi e strutture in bidimensionale, altrimenti non ottenibili con la metodica standard, soprattutto in caso di angolazione fetale sfavorevole.

Ad esempio, con l'ecografia tridimensionale è possibile evidenziare strutture che sono difficilmente visualizzabili dall'ecografia tradizionale, quali il corpo calloso ed il verme del cervelletto (che sono strutture dell'encefalo di grande valore diagnostico), le suture e le fontanelle del cranio (nei casi di patologie di ossificazione della scatola cranica) la valutazione del numero e della struttura delle coste.

Il termine 4D è stato introdotto per definire l'ecografia tridimensionale in tempo reale, infatti la quarta dimensione è rappresentata dal tempo. Quindi si possono visualizzare i movimenti fetali: dai grossolani movimenti degli arti fino alle espressioni del volto (sorriso, sbadiglio, suzione, ecc.).

L'ecografia tridimensionale utilizza ultrasuoni come l'ecografia tradizionale, quindi non presenta alcun rischio nè particolari controindicazioni al suo utilizzo.

Il rapporto madre-nascituro (detto anche "bonding") sembra essere positivamente influenzato dall'ecografia. Secondo alcuni studi la visione del feto indurrebbe la madre a cambiare il proprio stile di vita, migliorando la dieta e interrompendo attività dannose per il figlio, quali il fumo di sigaretta e l'assunzione di alcool. In questo processo l'ecografia tridimensionale sembra avere una capacità maggiore rispetto all'ecografia tradizionale nell'incrementare il legame tra la madre ed il proprio bimbo.