Visita ginecologica a Avellino

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Visita Ginecologica

Visita ginecologica a avellino

GINECOLOGIA

Guida alla visita ginecologica

La decisione di sottoporsi ad una visita ginecologica spesso costituisce fonte di ansia perché, oltre alla paura di provare dolore comune a tutte le visite mediche, qui si percepisce anche una sorta di possibile violazione della propria intimità. Al fine di una riuscita ottimale della relazione terapeutica occorre, pertanto, che tra medico e paziente si instauri un rapporto di massima fiducia.

E' auspicabile che la sintonia capace di generare tale fiducia si crei sin dal primo colloquio, quando il medico porrà con delicatezza e professionalità una serie di fondamentali domande, e la paziente fornirà risposte il più possibile chiare ed esaurienti.
Innanzitutto il ginecologo si informerà della ragione del consulto, ovvero se si tratti di un controllo di routine o mirato ad individuare una patologia specifica. Quindi procederà all'anamnesi, ovvero porrà una serie di domande volte a raccogliere tutte le informazioni utili ad ottenere un quadro chiaro e completo della situazione clinica passata e presente della paziente.
Le domande tipiche concernono l'età, le eventuali malattie pregresse o in atto, gli interventi chirurgici eventualmente subìti, le allergie, la storia ostetrica, ovvero le notizie sul ciclo mestruale, le eventuali gravidanze e il loro esito. Sarà opportuno che la paziente dia conto anche degli eventuali esami strumentali recentemente effettuati (radiografie, ecografie e altro) e che ne porti con sé i risultati, onde farli visionare al medico.
In questa fase sarà bene che la paziente non ometta di fornire alcuna notizia, nemmeno quella che può apparirle più insignificante, perché spetterà solo al medico valutarne l'importanza ai fini della diagnosi.

Esaurita questa essenziale parte conoscitiva della consulenza, il ginecologo inviterà la paziente ad andare in bagno per svuotare la vescica.
Poi la paziente si spoglierà ed, al fine di attenuare l'imbarazzo tipico di questo momento, il medico potrà fornirle un kimono monouso che le coprirà le parti intime fino al momento della visita.
Infine verrà invitata a posizionarsi sul lettino ginecologico e il medico indosserà i guanti sterili per effettuare l'ispezione dei genitali esterni e verificare l' eventuale presenza di arrossamenti o lesioni, e la caratteristica di eventuali perdite.
Sarà bene che la paziente in questa delicata fase rimanga il più possibile rilassata, onde evitare contrazioni che ostacolino e rallentino lo svolgimento della visita. Più si manterrà 'morbida' e rilassata, più indolore e spedita sarà la visita.
Dopo l'ispezione dei genitali esterni si passa all' esame c.d. speculare, ovvero effettuato con lo 'speculum'. Lo speculum è uno strumento simile ad una conchiglia e costituito da due valve che, introdotto in vagina, permette di divaricarne le pareti e rendere visibile il collo dell' utero, al fine di prelevarne il materiale organico necessario per il Pap-test o altre indagini.

Dopo l'esame speculare, si effettua l'esame dei genitali interni, attraverso la c.d. 'palpazione bimanuale'. Il ginecologo inserirà in vagina uno o due dita e, con l'altra mano poggiata sull'addome, palperà utero ed ovaie, definendone posizione, dimensioni e regolarità. E' opportuno tuttavia precisare che tale tipo di ispezione è stato reso quasi del tutto superfluo dall'esame ecografico transvaginale, attraverso il quale si può avere una visione infinitamente più precisa ed ottimale degli organi interni.
Salvo problemi di particolare o difficile soluzione, la visita ginecologica durerà, nel suo complesso, pochi minuti: un tempo ragionevole, che farà comprendere alla paziente quanto immotivate siano state tutte le ansie che la hanno preceduta!
La visita ginecologica può essere integrata da un controllo al seno, a discrezione della paziente o del medico stesso, che potrà decidere se eseguirlo in prima persona o delegarlo ad un senologo di fiducia.

Al termine il ginecologo illustrerà alla paziente le sue osservazioni e l'orientamento diagnostico.
Per completezza di indagine e massima precisione della diagnosi, è opportuno integrare la visita ginecologica con esami strumentali quali l'ecografia, specialmente quella transvaginale.
Il risultato del Pap test si otterrà in pochi giorni ed in caso di esito 'positivo', ovvero affermativo dell' esistenza di una patologia sospetta, saranno necessari ulteriori esami, quali la colposcopia.