Ecografia ostetrica a Napoli

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Eco Ostetrica

Ecografia ostetrica a napoli

OSTETRICIA

Ecografia Ostetrica

L'ecografia è una scansione che utilizza onde sonore ad alta frequenza per studiare le strutture interne del corpo. Le onde sonore vengono emesse da un cristallo vibrante per poi essere riflesse e vengono tradotte in un'immagine bidimensionale (o talvolta tridimensionale) su un monitor.

La moderna medicina ostetrica (per il monitoraggio della gravidanza e del parto) si basa sugli ultrasuoni per fornire immagini dettagliate del feto e dell'utero. L'ecografia è un esame eccellente per escludere eventuali preoccupazioni. Tuttavia, l'ecografia è molto operatore-dipendente. Quando un medico esperto utilizza attrezzature ecografiche all'avanguardia, l'esame è in grado di fornire informazioni dettagliate sul feto.

Tuttavia, in alcuni casi, l'ecografia prenatale può non evidenziare alcune anomalie fetali. In media, da un terzo alla metà dei difetti congeniti di un feto non vengono rilevati con l'ecografia. Meno comunemente, l'ecografia può a volte sospettare un'alterazione fetale quando nessuna anomalia è presente, provocando stress e preoccupazione tra i genitori.
Quando vi è un aumentato rischio di difetti genetici o cromosomici alla nascita, il medico può consigliare ulteriori test, come l'amniocentesi (prelievo del liquido amniotico) od il prelievo dei villi coriali (CVS; tessuto di piccole dimensioni che fissa la gravidanza alla parete dell'utero) in aggiunta all'ecografia.

Lo scopo dell'ecografia ostetrica è di:
- Determinare l'epoca della gravidanza;
- Determinare eventuali patologie uterine e/o ovariche associate (miomi, cisti ovariche, ecc.);
- Confermare il numero di embrioni (ev. gravidanza gemellare);
- Valutare la sede della gravidanza, se regolare od ectopica (impianto anomalo nelle tube di Falloppio, in addome, gravidanza cervicale);
- Confermare un aborto spontaneo (possibili segni premonitori possono includere sanguinamento all'inizio della gravidanza o cessazione del battito cardiaco fetale);
- Valutare il regolare incremento biometrico e lo sviluppo del bambino e delle sue funzioni come il battito cardiaco, il movimento del corpo, ecc.;
- Valutare l'opportunità di integrazione con altri test prenatali, come l'amniocentesi per la ricerca di eventuali patologie cromosomiche e/o genetiche
- Valutare la quantità di liquido amniotico;
- Imaging dello sviluppo del cervello e di altri organi principali;
- Imaging degli arti e della colonna vertebrale per controllare un'adeguata formazione e la crescita;
- Diagnosi di alcuni difetti congeniti, come ad esempio gli arti mancanti, spina defida (anomalia della colonna vertebrale) o malformazioni del tratto urinario. Un particolare tipo di esame ecografico, ecocardiografia fetale, permette lo studio anatomico dettagliato del cuore e permette di individuare la maggior parte delle irregolarità cardiache;
- La possibilità di eseguire lo studio flussimetrico (esame doppler) dei distretti materno e fetale, per valutare il regolare apporto sanguigno nei distretti palcentare e fetale.

E' possibile già nel II trimestre sospettare le gestanti a maggior rischio di gestosi ipertensiva e di deficit di crescita fetale;
- Determinare la causa di sanguinamento durante il secondo o terzo trimestre (eventuali anomalie di posizionamento placentare e/o eventuali distacchi e quindi decidere la modalità dell'espletamento del parto od eventuali cure mediche);
- Determinare se v'è necessità di eseguire il taglio cesareo (es.: quando il feto è particolarmente grande o in una posizione anomala, o quando la placenta blocca l'uscita dall'utero);

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Con l'ecografia del primo trimestre (11a-14a settimana) è possibile misurare la lunghezza del feto e valutare se il suo sviluppo corrisponde all'epoca di gravidanza valutata in base alla data dell'ultima mestruazione.
L'ecografia in gravidanza può essere effettuata anche per via transvaginale, soprattutto se eseguita molto precocemente o per valutare meglio alcune strutture anatomiche fetali e/o pelviche.

Nel corso di questa ecografia può essere valutata la traslucenza nucale (quantità di fluido che si accumula normalmente nella regione nucale fetale). Le informazioni ottenute da questa misurazione permettono di identificare con maggiore precisione i feti a rischio per patologie cromosomiche, come la sindrome di Down, e per altre patologie come le malformazioni cardiache.
Calcolando il rischio con apposito software (SCA TEST) è possibile individuare circa l'80% dei feti affetti da anomalie cromosomiche.

Nel secondo trimestre (20a-22a settimana), si effettuano le misurazioni dei vari distretti fetali (testa, addome, femore, ecc.) ed i valori ottenuti vengono confrontati con delle curve di riferimento. Si può così valutare se le dimensioni del feto corrispondono a quelle attese per l'epoca della gravidanza. In questo stesso periodo si visualizzano la sede di inserzione placentare, la qualità di liquido amniotico e di alcuni organi interni.

Ecografia ostetrica a Napoli

Il sesso del feto è evidenziabiledal quarto mese: da questo momento la possibilità di definirlo dipende dalla posizione del feto. È perciò possibile anche a termine di gravidanza, non riuscire a determinare il sesso se la posizione del feto non è adatta.
In quest'epoca si effettua la cosiddetta "ecografia morfologica", cioè lo studio degli organi interni del feto. Oltre alle strutture che vengono misurate normalmente (testa, addome, femore) si visualizzano la vescica, i reni , lo stomaco, le strutture intracraniche e la colonna, ecc.
L'ecografia consente di approfondire, in caso di specifiche indicazioni, anche lo studio di altre parti del corpo fetale (ad esempio il cuore).
La possibilità di rilevare un'anomalia dipende dalla sua dimensione, dalla posizione del feto nell'utero, dalla quantità di liquido amniotico e dallo spessore della parete addominale materna e dall'epoca di gravidanza. Perciò, per i limiti intrinsechi della metodica, è possibile che alcune lesioni, anche importanti, non siano rilevate.

Nel terzo trimestre è possibile valutare se le dimensioni del feto corrispondono a quelle attese per l'epoca di gravidanza, di individuare le malformazioni non rilevabili nel secondo trimestre, di valutare la sede della placenta ed il liquido amniotico.
In questo periodo l'ecografia è anche di supporto per controllare la lunghezza della cervice uterina, e quindi sospettare un eventuale travaglio pretermine.

Non sono mai sono stati riportati effetti dannosi degli ultrasuoni, anche a lungo termine, sul feto.
Per tale ragione, l'uso diagnostico dell'ecografia è ritenuto esente da rischi.